lunedì 15 aprile 2013

War and Technology


Dalla lettura del libro di Ken Follett si trae spunto per riflettere circa le radicali trasformazioni introdotte dalla scienza e dalla tecnologia nel corso del Novecento.
Si può porre inoltre  l`accento su un aspetto spesso trascurato dai libri di testo: la dimensione storica e culturale che ha favorito il progresso scientifico.
In un clima politico già teso, il 28 giugno 1914 l`assassinio, a Sarajevo, dell`arciduca Francesco Ferdinando offre il pretesto per lo scoppio della prima guerra mondiale. Si combatte per terra, nelle trincee, nei cieli, con aerei e dirigibili, per mare, con navi e sottomarini. Nasce l`economia di guerra. L`industria fornisce tecnologia e armi. Fondamentale e’ il ruolo degli scienziati nella preparazione alla corsa agli armamenti, a tutti gli effetti "la prima guerra mondiale è la prima guerra moderna". Interessante è il diverso atteggiamento degli intellettuali nei confronti della guerra: da Einstein, convinto pacifista, a Marinetti, acceso interventista.
Vengono costruiti, in questo momento storico, mezzi di trasporto e armi che rivoluzionarono il modo di combattere: i carri armati,le mine navali,i modelli di aerei, più veloci e maneggevoli. Si deve riflettere sul fatto che durante la prima guerra mondiale "scienza, industria, economia e politica diventano un tutt`uno". L`introduzione, nel 1915, delle prime armi chimiche e delle maschere antigas porta a ricordare un`altra figura di spicco nella scienza dell`epoca: il tedesco Fritz Haber, Nobel per la chimica nel 1918, che, noto per aver sintetizzato l`ammoniaca, teorizzò l`uso del cloro sui campi di battaglia.









Nessun commento:

Posta un commento