domenica 26 maggio 2013

The locomotive's wheel



Ho trovato un passaggio “tecnologicamente”  interessante nel romanzo da me approfondito “La caduta dei giganti”,che descrive una dettagliata costruzione di una ruota per locomotive,riportando al termine del passo un immagine illustrativa che individua i componenti di una ruota per locomotive.

Grigorij iniziò la dimostrazione. Fece un cenno con il capo a Isaac, un uomo della sua stessa età, capitano della squadra di calcio della fabbrica. Isaac aprì lo stampo. Poi, insieme a Varja, prese un modello in legno levigato di ruota di treno flangiata di per sé un esempio di grande perizia -, con raggi di sezione ellittica distribuiti uno ogni ventesimo di circonferenza e rastremati dal mozzo al bordo esterno. La ruota era destinata a una grossa locomotiva 4-6-4, e il modello era alto quasi come le persone che lo sollevavano.
Lo premettero dentro una vasca riempita con un impasto umido sabbioso da stampaggio. Isaac vi posò sopra la conchiglia di ghisa per formare la superficie di contatto e la flangia, e infine la parte superiore dello stampo.
Aprirono il manufatto assemblato e Grigorij ispezionò la forma impressa dal modello: non si vedevano irregolarità apprezzabili. Cosparse ‘impasto sabbioso di un nero liquido oleoso, quindi richiuse il contenitore. «Ora state indietro, per favore» disse ai visitatori.
Isaac spostò il beccuccio del crogiolo sul foro dentrata sopra lo stampo. Poi Grigorij tirò piano la leva, che fece inclinare il crogiolo.
Lacciaio fuso colò lentamente nello stampo: dagli sfiatatoi uscì sibilando il vapore della sabbia umida. Grigorij sapeva per esperienza quando alzare il crogiolo e interrompere la colata. «Il passo successivo è perfezionare la forma della ruota» disse. «Siccome il metallo incandescente impiega molto tempo a raffreddarsi, ho qui una ruota prodotta in precedenza.»
Era già sistemata su un tornio e Grigorij fece un cenno a
Konstantin, il tornitore, figlio di Varja. Intellettuale, magro e allampanato, con una nera chioma ribelle, Konstantin presiedeva il gruppo di discussione bolscevico ed era il più grande amico di Grigorij. Avviò il motore elettrico facendo girare la ruota ad alta velocità e cominciò a rifinirla con una lima.
«Per favore, state lontani dal tornio» raccomandò Grigorij ai visitatori alzando la voce sopra lo stridio della macchina. «Se lo toccate rischiate di perdere un dito.» Sollevò la mano sinistra. «Come è successo a me in questa fabbrica alletà di dodici anni.» Il suo anulare era un brutto moncherino. Colse l’occhiata irritata del conte Maklakov, che non gradiva gli venisse ricordato il costo umano dei suoi profitti.
La principessa Bea gli rivolse uno sguardo disgustato e affascinato insieme, e lui si chiese se avesse unattrazione morbosa per lo squallore e la sofferenza: era insolito che una signora visitasse una fabbrica.
Grigorij fece un cenno a Konstantin e lui fermò il tornio. «Poi le dimensioni della ruota vengono controllate con il calibro.» Alzò lo strumento. «Le ruote dei treni devono essere di dimensione perfetta. Se il diametro varia più di un millimetro e mezzo, che è più o meno la grandezza della mina di una matita, la ruota va fusa nuovamente e rifatta.»





(Capitolo 3 (Febbraio 1914),pag 105-106,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore,Milano, 2010)

1 ruota motrice
2 ruote accoppiate
3-6 manovelle distribuzione
4-5-7-8 bielle distribuzione
12 bilancere
9 stantuffo di distribuzione
10 stantuffo motore
11 biella di accoppiamento




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