mercoledì 5 giugno 2013

Trench warfare



L'espressione definisce, in opposizione a "guerra di movimento", la tattica bellica adottata durante la prima guerra mondiale, che vide le armate nemiche fronteggiarsi per lunghi periodi di tempo dalle trincee, posizioni scavate nel terreno e fortificate.
Durante la guerra di trincea cambiarono radicalmente le tecniche belliche, le armi, persino le divise; ma soprattutto, fu estremo lo sforzo delle truppe per abituarsi a una vita estremamente precaria, alla completa assenza di igiene, alla diffusione di epidemie difficilmente contrastabili, alla continua esposizione alle intemperie e agli animali. Se il numero dei morti e dei feriti fu elevatissimo, altrettanto elevato fu il numero di quanti, non sopportando l'orrore della trincea, impazzirono o disertarono. Proprio per contrastare il fenomeno della diserzione, gli stati maggiori imposero una disciplina durissima e non esitarono in diversi casi ad attuare delle rappresaglie indiscriminate, condannando a morte e fucilando interi reparti. Solo nel 1918, l'impiego sul fronte occidentale dei carri armati segnò la fine della invalicabilità della trincea.

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