venerdì 7 giugno 2013

Weapons of war in the novel by Ken Follet


 (Capitolo 29 (Marzo 1918),pag 796,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Le truppe d‟assalto indossavano il moderno elmetto Stahlhelm, “a secchio di carbone”. Erano stati i primi ad abbandonare il vecchio Pickelhaube, il caratteristico elmetto a punta dell‟esercito prussiano. Erano armati di carabine Mauser 98. La canna corta le rendeva poco precise nella lunga distanza, ma nel combattimento di trincea in spazi ristretti erano meno ingombranti dei fucili più lunghi.>>

(Capitolo 29 (Marzo 1918),pag 794,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Entrambi gli schieramenti impiegavano i gas, ma Walter aveva sentito che stavolta i tedeschi avrebbero usato una nuova miscela: il letale fosgene più il gas lacrimogeno . Quest‟ultimo non era mortale, però poteva penetrare nelle maschere d‟ordinanza usate dagli inglesi. In teoria l‟irritazione provocata dai gas lacrimogeni avrebbe indotto i soldati nemici a togliersi la maschera per sfregarsi gli occhi e a quel punto avrebbero inalato il fosgene e sarebbero morti.

(Capitolo 17 (1°Luglio 1916),pag 512,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Tra le linee britanniche e quelle tedesche ora c‟erano vulcani che eruttavano terra. Il bombardamento era così intenso che nessuno avrebbe potuto tentare di tornare indietro senza rimanere ucciso. Per fortuna i tedeschi evitavano di colpire la loro prima linea. Presumibilmente non sapevano quali settori fossero stati conquistati dagli inglesi e quali fossero ancora nelle loro mani.
La squadra di Billy era bloccata. Senza munizioni non poteva avanzare, e non poteva ritirarsi a causa del bombardamento. Ma Billy sembrava essere l‟unico preoccupato per la situazione. Gli altri avevano cominciato a cercare souvenir. Si impadronirono di elmetti chiodati, di galloni tagliati dai berretti e di coltelli da tasca. George Barrow esaminò tutti i cadaveri e si prese orologi e anelli. Tommy si impadronì della Luger 9 millimetri di un ufficiale e di una scatola di munizioni>>

(Capitolo 17 (1°Luglio 1916),pag 490,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore,Milano, 2010) 
<<Poco dopo la mezzanotte del settimo giorno di cannoneggiamenti il fuoco nemico diminuì e Walter decise di uscire in ricognizione. Indossò un berretto di lana e si annerì il viso sporcandoselo con il terriccio. Afferrò la sua Luger 9 millimetri, la pistola standard in dotazione agli ufficiali tedeschi, estrasse il caricatore dal calcio e lo controllò: era pieno.>>

(Capitolo 12 (Inizio-Fine Agosto 1914),pag 348,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore,Milano, 2010)
<<Come tutti gli altri, Grigorij imbracciava un fucile Mosin-Nagant di fabbricazione russa che, con la sua lunga baionetta appuntita, era alto come lui.>>

(Capitolo 5 (Aprile 1914),pag 151-152,da Ken Follet, La caduta dei giganti, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore,Milano, 2010)
 <<Le mitragliatrici rendono obsolete tutte le armi portatili» disse Walter proseguendo la discussione iniziata in precedenza. Sapeva tutto sulle armi ed era fermamente convinto che l‟esercito tedesco dovesse avere in dotazione le più moderne e potenti. Otto la pensava diversamente. «Si inceppano, si surriscaldano e non centrano il bersaglio. Con il fucile un uomo può prendere bene la mira; se gli dai una mitragliatrice, la maneggia come una canna da giardino».>>


Nessun commento:

Posta un commento